Si è svolta domenica scorsa presso Darsena Le Saline a Chioggia, alla presenza dell’ammiraglio di divisione Andrea Petroni, del sindaco di Chioggia Mauro Armelao accompagnato dalla giunta comunale e dal presidente del consiglio comunale Beniamino Boscolo, del consigliere regionale Marco Dolfin, del comandante della Capitaneria di Porto di Chioggia Dario Riccobene, del Capo Reparto Operativo della Capitaneria di porto di Venezia C.V.Claudio Manganiello e del comandate della Scuola Navale Militare “Francesco Morosini” C.V. Gianpaolo Nardone, l’inaugurazione dell’opera scultorea del maestro Davide Rivalta, raffigurante un maestoso leone in bronzo.
La scultura, posizionata nel giardino del Marina con lo sguardo rivolto verso il bacino di Vigo, è stata realizzata in bronzo con la tecnica della fusione a cera persa, lunga 3,60 metri alta 1,65 e dal peso di oltre 8 quintali e riproduce uno dei felini fotografati dall’artista al Centro di Tutela e Recupero della Fauna Selvatica del Monte Adone, in provincia di Bologna, sua città d’origine.
Darsena Le Saline orgogliosamente ospita a partire da oggi questa installazione, che vuole essere un tributo alla città, impreziosendo questo angolo di Chioggia tanto apprezzato e fotografato sia dalla cittadinanza che dai turisti.
Il lavoro dell’artista è caratterizzato da tre temi principali, il materiale, l’animale e il luogo. Il materiale è solitamente bronzo, a volte alluminio, acciaio inossidabile o fibra di vetro. A prevalere nelle sue opere è l’incontro tra animale e spettatore, incontro che non è solo per pochi cultori d’arte, ma per tutti perché in tutti è forte e viva la connessione con gli animali.
Le sue opere sono esposte in tutta Italia: al Palazzo del Quirinale, presso la Galleria Nazionale d’arte moderna e contemporanea di Roma, dinnanzi la Basilica di Sant’Apollinare in Classe e in altre numerosi sedi all’estero. Per Darsena Le Saline è motivo di orgoglio e vanto poter ospitare un’opera così importante e cosi piena di significato: se il leone è simbolo universale di forza e coraggio, nel nostro territorio assume anche un forte carattere identitario e storico.
Da sempre simbolo distintivo della Repubblica Serenissima, il leone è anche stemma araldico della città di Chioggia, la cui leggenda colloca la sua mitica fondazione ad opera di Clodio. L’immagine del leone è inoltre da oltre trent’anni anche il simbolo del Marina stesso, il cui nome deriva appunto dalle antiche saline fortificate volte all’estrazione del famoso “oro bianco”, quel sale appunto che rese prospera la città nel medioevo.
“L’incontro tra il Marina e l’artista è stato del tutto casuale ed è avvenuto a seguito di una visita a Roma in cui, dopo aver visto i leoni di Rivalta, ho contattato l’autore invitandolo a Chioggia presso la Darsena” spiega Laura Morelli, vice presidente di Sporting Club Marina di Chioggia S.p.a, società che da sempre gestisce il Marina.
È nata così una reciproca collaborazione, che se da un lato ha visto nel leone la giusta opera da collocare presso il Marina, dall’altra ha visto il Maestro Davide Rivalta trovare nella Darsena Le Saline il giusto contesto per la sua opera, alla quale è stato attribuito il nome Clodio in onore dell’antico fondatore di Chioggia.
“Le aspettative nei confronti di una scultura che rappresenta un leone sono sempre altissime poichè è un animale in cui si immedesimano tante persone. In un territorio come quello di Chioggia, parte della Repubblica Serenissima che aveva il leone come simbolo, questi valori assumono certamente maggior importanza e pertanto, per me che lo ho realizzato, è stata una sfida importante. Questa location valorizza sicuramente l’opera e mi auguro possa diventare il nuovo segno distintivo della Darsena” ha affermato Davide Rivalta. “Ringrazio Darsena Le Saline, da sempre sinonimo di eccellenza per quanto riguarda la nautica del territorio, per l’installazione di questa importante opera” ha affermato il sindaco di Chioggia Mauro Armelao, che scherzando sulla dimensione imponente ha proseguito “finalmente possiamo dire che il gatto è cresciuto ed è diventato grande”.